IL MERCANTE DI VENEZIA

di William Shakespeare

SHYLOCK, LO STRANIERO

“Nel Mercante, tutto gira intorno a un gruppo di amici. Gli eroi di questa storia non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza fila nella vita. Ma hanno delle inquietudini. Una spinta che li porta al gesto rischioso. Tuttavia, il fatto che siano sempre avventure condivise con gli amici fa di loro degli eroi un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di leggende. Il testo appare dunque come “una cupa contro-favola”, una storia che sembra una favola, ma che fa sorridere solo gli adulti, perché han perso ogni speranza. Noi non dobbiamo cedere a questa tentazione. Anzi: noi dobbiamo fare del mercante una grande favola, e una festa del teatro. Cioè della speranza.
Nel mercante di Venezia le differenze religiose sono tratteggiate in modo fatuo: non è un problema di fede, ma di conformismo. L’essenziale, riguardo a Shylock, non è che è un eretico o un ebreo, ma che è un outsider. La terribile, umiliante, meschina sconfitta di Shylock, giusta o non giusta che sia, mi mette a disagio. Annuncio fin d’ora che starò dalla sua parte. Del resto, il bene e il male si spostano di continuo nel corso della pièce. Dipende dalle circostanze. Questa è una verità moderna e inattaccabile. La verità di una favola che rivela che non c’è nessuna verità. Eppure la vita può essere lo stesso una festa. Anche se il giorno stenta ad apparire. E non è notte né giorno. È l’ora stramba del teatro, quando sorge una luna di carta, e il vento accarezza le foglie senza fare alcun rumore. Niente ci ferisce. Nemmeno la vita. Non c’è nulla di più lieve, al mondo, del nostro essere qui. Insieme. Uguali.” (Valerio Binasco)

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IL MERCANTE DI VENEZIA

regia Valerio Binasco
con Silvio Orlando e la Popular Shakespeare Kompany
e con (in o.a.)
Bassanio Andrea Di Casa
Giudice, Cameriere Fabrizio Contri
Porzia Barbara Ronchi, Elisabetta Mandalari (edizione successiva)
Nerissa Milvia Marigliano
Graziano Simone Luglio
Jessica Elena Gigliotti
Antonio Nicola Pannelli
Lorenzo Fulvio Pepe
Lancillotto Sergio Romano
Salerio Roberto Turchetta
Solanio Ivan Zerbinati

musiche originali Arturo Annecchino
scene 
Carlo de Marino
luci 
Pasquale Mari
costumi 
Sandra Cardini

DEBUTTO

3-6 Luglio 2013 VERONA, Teatro Romano /  Festival Estate Teatrale Veronese

Approfondimenti

Alcuni pensieri sul mercante di Venezia
“Antonio? Chi è, in mezzo a loro? Partiamo dalle evidenze, dai ‘sintomi’. È uno che si annoia, che sta male con se stesso. Che soffre di quella accidiosa malinconia che Girard dice che affligge le società ‘sazie’ e lontane dalla spiritualità o dalla verità. Dato che Antonio è un’anima sensibile, egli sente il morso della malinconia. ”. (Valerio Binasco)