EDIPO TIRANNO

di Sofocle

IL LINGUAGGIO DI SANGUINETI

«In una società primitiva, per rendere viva la novità della coscienza non resta che far scintillare il linguaggio di Sanguineti: abolendo il condizionale, trasformando il congiuntivo in indicativo, dipinge proprio un’umanità che scopre il pensiero e quindi scopre il linguaggio e l’uno e l’altro vanno di pari passo e si accompagnano. Per altro ogni parola di Sofocle non è altro che teatro e anche quando guarda alla filosofia e alla dimensione letteraria lo fa tessendo gli argomenti nella struttura teatrale, in una forma di teatro profondamente radicata nell’uomo» o nell’umano, «in quell’essere smisurato dell’uomo (come sosteneva Hölderlin), nel suo essere tutto e il contrario di tutto e poi d’altra parte, come diceva Brecht, il teatro serve a mostrare il miracolo e lo scandalo dell’uomo».
(Marco Sciaccaluga)

Lo Stabile di Genova inaugura con un classico di tutti i tempi, considerato l’opera piu’ esemplare della grande drammaturgia della Grecia antica. Edipo tiranno di Sofocle non e’ solo un capolavoro indiscusso della storia del teatro, ma e’ anche uno dei vertici dello spirito umano. E’ la tragedia dell’uomo che spinge la sua ansia di conoscenza fin dentro l’oscurita’ del fato per scoprire la verita’ del dolore di vivere, che mette in discussione ogni regola, ogni legge, ogni potere. Edipo e’ l’uomo che, spinto dall’ansia di conoscere quello che Holderlin definisce ‘lo smisurato’, fa della ricerca la sua grandezza, ma anche la sua rovina. Il mito di Edipo e’ la sublimazione artistica della nostra eterna contemporaneita’. Edipo tiranno torna ora rivivere nell’interpretazione di Nicola Pannelli, con Eros Pagni che assomma in se’ il ruolo del Coro, che rappresenta il popolo di Tebe e, nella esortazione finale a Zeus, ben sintetizza la visione che Sofocle ha dell’umanita’: ‘Uno che e’ mortale, nessuno deve dirlo, che e’ felice, prima di averlo visto, quel suo ultimo giorno, prima che ha passato il termine della sua vita, e che non ha patito niente di doloroso’.

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link video Intervista

EDIPO TIRANNO

Nicola Pannelli (Edipo)
Eros Pagni (Coro)
Aldo Ottobrino (Creonte)
Federico Vanni (Tiresia)
Federica Granata (Giocasta)
Massimo Cagnina (Messaggero di Corinto)
Roberto Alinghieri (Schiavo di Laio)
Orietta Notari (Serva di Giocasta)

Versione italiana Edoardo Sanguineti
Scene Catherine Rankl / Jean-Marc Stehlé
Costumi Catherine Rankl
Musiche originali Andrea Nicolini
Luci Sandro Sussi

DEBUTTO

9 Novembre – 2 Dicembre 2012, GENOVA, TEATRO DELLA CORTE

Approfondimenti

Il sacro mondo del mito nell’Edipo di Sciaccaluga
«Se c’è un male più grande del male, questo lo ebbe in sorte Edipo»