LA MORTE CHE VIENE DALL’ALTO
Ponti crollati
Una serie ad episodi
Dedicato alle vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova

 

“La morte che viene dall’alto” è un titolo molto provvisorio. Cercavo di essere delicato con le vittime del crollo del Morandi, a cui il progetto è dedicato. Quindi non ho nominato nemmeno la parola ponte, nel titolo. Pudore, verso il dolore degli altri, ma anche verso la materia stessa dei ponti. Quando mi avvicino a qualcuno sono timido e osteggio sicurezza come copertura, come succede per certi bambini. Anche quando mi sono accostato alla storia tragica del Ponte Morandi. Timidezza e un pò di presunzione, anche quando mi sono presentato ad alcuni dei familiari delle vittime.

Quando entri in un ambiente sconosciuto, anche misterioso a volte, ci metti del tempo a familiarizzare, ma ancor prima ci metti del tempo a sintonizzarti con ciò che ti circonda. Conosco persone che entrano in qualunque posto o in un gruppo di persone e modificano quello che trovano. Oppure se ne vanno se non riescono a farlo. Io entro come una piuma in uno scaffale di bicchieri di cristallo ma poi mi prende una strana fretta di scambio e mi faccio scoprire per quello che sono, un estraneo.

Questo è l’effetto che ho avuto varcando le porte che mi sono trovato davanti e dove ho voluto bussare in seguito alla tragedia del Ponte Morandi. La strada è lunga.

Allora studio e ricerco, mentre la vicenda del Ponte Morandi ha il suo corso giudiziario, le famiglie delle vittime attendono giustizia, Atlantia crolla sul mercato azionario, il mondo è fermo per la Pandemia.

Il titolo più adatto sarebbe “Piovono ponti!”, giocando col titolo del film di un regista da me molto amato, Ken Loach “Piovono pietre”.

Siccome appunto la vicenda Morandi deve fare il suo corso – odio le discussioni da bar anche se non ne sono immune, tutt’altro, ma cerco continuamente di medicarmi, di censurarle dentro di me – oggi non si può far altro che pensare e tenere vivo il ricordo, le responsabilità, gli obblighi. Interrogarsi.

Continuo a oscillare tra entusiasmi e cadute di senso. Dal giorno del crollo del Morandi, io ho sentito che quella vicenda mi riguardava non solo emotivamente, non solo come abitante della città di Genova, uno che si considera del 4° o 5° livello di persone danneggiate.

Mi sento chiamato in causa come essere umano e non credo sia difficile per nessuno comprendere quanto un ponte che crolla sia una metafora che ha a che fare con l’umanità stessa. Mi ritrovo a sentirmi padre in questa storia. Ognuno di noi è padre di questo mondo ed è responsabile del futuro. Ma è un ruolo che spesso ho sentito e sento di millantare, perché a dirla tutta sono un cattivo padre per il mondo. Ma anche di questo mi sento responsabile. E se ci penso, come proprio oggi ho fatto, credo di essermi sentito padre delle vittime del crollo del ponte Morandi, padre dei famigliari. Ho paura che verranno traditi, abbandonati, quindi sento il bisogno di parlare di loro senza nominarli, ma avendoli sempre presenti. Poi improvvisamente mi sento di nuovo un millantatore, se non un mitomane. Ed ecco che qui saltano fuori le domande più aspre che rivolgo a me stesso: “Ma che stai facendo? Ma cosa vuoi da queste persone? Ma chi diavolo credi di essere?”. Per fortuna la parte di me che insiste in questo lavoro, il più delle volte quando mi sveglio, nel silenzio pandemico della città, mi ridona vigore, forza ed entusiasmo. E mi circondo di amici attrici e attori, e mi aiuta mia moglie Gaea, ed altre persone care mi fanno giungere il proprio sostegno con parole di incoraggiamento.

E allora proseguo, tirando fuori dal magazzino del passato Storie di Ponti crollati. E la ricerca ha prodotto e produce conoscenza, esperienza, emozioni e un desiderio fortissimo di raccontare. All’indomani del fatidico 14 agosto molti giornali hanno titolato o sottotitolato o inserito nel corpo degli articoli, “In America i ponti crollano continuamente”, ho ascoltato il capo del team di avvocati della difesa di Aspi sostenere che “tutti i ponti hanno una certa probabilità di cadere, sono meno sicuri di una Centrale nucleare”, qualcosa di simile. Bene, a parte che allora bisognerebbe affiggere un cartello all’ingresso di ogni galleria e di ogni viadotto “Attenzione attraversamento soggetto a rischio crollo!”, andando a ritroso nella Storia dei crolli, apprendiamo innanzitutto che nessun ponte cade per l’intrinseca natura dell’essere ponte.

Ho ripercorso con una certa profondità e una qualche accurata documentazione 8 storie fino ad ora. In tutte c’erano progetti gravemente sbagliati, mancanza di controlli e di manutenzione. In 7 casi su 8, i difetti strutturali erano noti fin dall’inizio. A volte la pressione dei tempi stretti e del risparmio ha prodotto dei mostri, altre volte l’ignoranza e la disonestà, a volte l’improvvisazione, quasi sempre il profitto. Quindi già da qui si possono trarre alcune semplici deduzioni e direi che sarebbe utile farlo.

Di pari passo con questa necessità di testimoniare c’è in me una continua e confusa aspirazione alla bellezza. Non mi bastano le storie, voglio raccontarle al meglio possibile, perché parlino al cuore e alle menti. Non sono estraneo a quel mondo caotico che è la comunicazione. Non sono affatto un esperto, ma è il mondo in cui vivo. Un mondo in cui tutti fanno di tutto, creano, vendono, commentano, fanno milioni e mentono. Anch’io passo in quella che vedo come una galassia di corpi in movimento. In cui tutti sono presenti ma nessuno li vede.

E punto su quel tanto di bello che so mettere dentro ai miei progetti, punto sul mio lavoro di attore, punto sul mio amore per la giustizia. E punto tanto sull’amicizia.

 Nicola Pannelli

Info progetto qui:

https://www.facebook.com/pannellinicola/
https://www.nicolapannelli.com
Contatti: pannellinicola@gmail.com (338.6798756)

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LA MORTE CHE VIENE DALL’ALTO
Ponti crollati
Una serie ad episodi
Dedicato alle vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova

Abbiamo deciso di accompagnare la storia del Ponte Morandi di Genova, una vicenda che è solo agli inizi, inizi terribili, inumani, senza possibilità di appello, con alcune delle esperienze provenienti dal passato. Alla ricerca di insegnamenti, o di lumi, di moniti, di avvertimenti, di minacce, di suggerimenti, di indicazioni, di esperienze acquisite, di sconforto, di stimolo, di incoraggiamento, di giustizia fatta o negata o sospesa? Di esseri umani? Di responsabilità, e di colpe? Di sacrificio? Di potere e denaro? Di arroganza, di viltà? Di vittime sacrificate sull’altare del profitto?

Di tutto questo, naturalmente e di morte che viene dall’alto.

“Chi possiede un ponte prende per mano tutti i suoi figli e li fa attraversare. E lo mantiene e lo cura.”

Pubblichiamo così una serie a episodi.

Ogni episodio apparirà sulla pagina facebook del suo ideatore Nicola Pannelli con cadenza più o meno quindicinale. Il format della serie è costituito da un breve video con uno stralcio della vicenda (una testimonianza, un racconto, una ricostruzione, etc ), seguito da una breve narrazione scritta dei fatti, dalla traduzione (imperfetta) di alcune fonti reperite in rete, e una serie di link, per risalire agli originali.

I video sono un dono fatto al progetto da parte di attrici e attori, amici.

https://www.facebook.com/pannellinicola/

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01/01 (pubblicato)
IL DISASTRO DI ASHTABULA
29 dicembre 1876
Con la partecipazione di:
Nicola Pannelli (video)


01/02
(pubblicato)
IL PONTE DI ANGERS
16 Aprile 1850
Con la partecipazione di:
Andrea Di Casa (video)
Nicola Pannelli (video)
Marion Constantin (video appendice al secondo episodio, originale in francese)


01/03
(pubblicato)
IL PONTE DI YARMOUTH
2 Maggio 1845
Con la partecipazione di:
Melania Genna (video)
Pasino e Aleph Viola (video-canzone appendice al terzo episodio, cover su testo originale in inglese)


01/04
(pubblicato)
IL PONTE DI DIXON
4 Maggio 1873
Con la partecipazione di:
Aldo Ottobrino (video)
Nicola Pannelli (video)


01/05
(pubblicato)
IL PONTE DI TAY
28 Dicembre 1879
Con la partecipazione di:
Mauro Bernardi (video)
Barbara Moselli (video)
Franco Ravera (video)
Nicola Pannelli (video)


01/06
(da pubblicare)
IL PONTE D’ARGENTO
15 dicembre 1967
Con la partecipazione di:
Lisa Lendaro (Video)
Francesca Santamaria (video)


01/07
(da pubblicare)
IL PONTE DI TACOMA
7 novembre 1940
Con la partecipazione di:
Valeria Angelozzi (video)
Valeria Chiara Puppo (video)
Giulio Della Monica (video)
Ivan Zerbinati (video)


01/08
(da pubblicare)
IL PONTE DI MACCABIAH
14 luglio 1997Con la partecipazione di:
Eva Cambiale (video)
Nicola Pannelli (video)