Viaggio spirituale di un uomo alto che cammina: volume I, Milano

“Si chiamava Donato Ghiscione e a un certo punto della sua vita s’era messo ad attraversare città. Non era un turista, non era un geografo, non era un podista che s’allenava, non era un filosofo e nemmeno un santone, non faceva pubblicità a qualche idea, non protestava contro nessuno.”

L’uomo che attraversava città è alto, altissimo e magro, magrissimo. Si chiama Donato Ghiscione. Non sappiamo niente di lui. Ha scritto e disegnato il suo cammino attraverso la città di Milano senza dirci perché. Semplicemente cammina. Gli autori, una coppia di venditori ambulanti, appassionati di storie hanno cercato di ricostruire questo percorso e ne sono rimasti estasiati. Non solo perché Donato è un sensitivo e come tale percepisce cose che “voi umani non potete neanche immaginare” ma perché è una figura lunare, delicata, svagata, molto, molto tenera. Milano esce fuori da questo cammino come un gorgo di storie, di voci, di dolori e di meraviglie inimmaginabili.

(Grazie ad Alessandro che mi ha regalato questa foto di suo zio. Io Donato me lo immagino così…)